Conosci il tuo territorio

Il progetto

Siamo in una fase nuova e dinamica in cui si stanno ridisegnando gli assetti della scuola, per cui i singoli istituti sono chiamati ad elaborare i propri progetti che devono mirare e dare identità formativa e valore educativo alle scuole nei contesti territoriali di appartenenza, è importante che questa operazione non si svolga nel chiuso del "laboratorio scuola" perché, quanto più la scuola esce dal chiuso delle sue mura, tanto più fa opera di cultura e coinvolge il territorio. E' quindi utile sviluppare sinergie tra i vari soggetti formativi presenti ed operanti sul territorio: scuole, enti locali, associazionismo etc.

In questo ambito CO.VAL.TUR. (Consorzio di Valorizzazione Turistica), da cinque anni impegnato a valorizzate un moderno sistema di qualità turistica. Nonché a sviluppare e promuovere con progetti ed iniziative la nostra regione, propone alle scuole della Basilicata il progetto: "CONOSCI IL TUO TERRITORIO?".

Il progetto"CONOSCI IL TUO TERRITORIO?" si propone di "educare" i cittadini di domani alla conoscenza ed alla appropriazione della propria regione di appartenenza, partendo dall'amara constatazione che siamo noi i primi ad avere una conoscenza sommaria della nostra regione; come dunque pensare di poter far conoscere le enormi ricchezze e potenzialità della Basilicata turistica, se noi stessi non le conosciamo?
CO.VAL.TUR. propone dunque dei pacchetti di Viaggi di Istruzione rapportati con le esigenze degli argomenti trattati in aula o con gli obiettivi dei progetti dei singoli istituti. ( ad esempio l'itinerario dei Castelli Federiciani come approfondimento del Medioevo o per obiettivi interdisciplinari tra la Storia e la Storia dell'arte).
La conoscenza del territorio sul quale si vive costituisce altresì un elemento indispensabile per l'analisi e l'approfondimento dell'ambiente in senso lato. È impensabile che si possa prendere coscienza dei problemi e delle tematiche ambientali planetarie se prima non si conosce la realtà che ci circonda, nella quale viviamo ed operiamo e che subisce modificazioni di ogni genere (geomorfologico - sociale - economico - urbanistico - etc.) che spesso passano inosservate o sono oggetto di dibattito solo fra addetti ai lavori.
In questa ottica CO.VAL.TUR. intende proporre e perseguire una "ricerca d'ambiente" e di cultura finalizzata all'appropriazione, di quella che con un gioco di parole si potrebbe definire una ragione di appartenenza in una regione che ci appartiene.

CONOSCI IL TUO TERRITORIO? L'obiettivo è rispondere "Conosco la mia Regione".

· E' possibile costruire insieme ai docenti, un progetto integrato; ogni pacchetto può essere adattato alle esigenze di programmazione degli insegnanti, e può accogliere tra gli obiettivi anche quelli dell'Orientamento.
· Il servizio comprende il trasporto, l'accompagnatore, il pranzo e tutto il materiale occorrente per l'attività da svolgere.

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Itinerari

I Castelli Federiciani

Il percorso proposto si pone l'obiettivo di far rivivere le atmosfere presenti nella prima metà del 1200 dominata dalla figura di Federico II, soprattutto nei due centri che raccolgono maggiormente le testimonianze dell'epoca: i castelli di Melfi e Lagopesole. Il castello di Melfi, di origine normanna e successivamente trasformato da Federico II, è oggi sede del Museo Nazionale del Melfese che custodisce tra i suoi tesori il famoso sarcofago di Rampolla del II sec. d.C. Il castello è ricordato soprattutto perché nel 1231 Federico II vi emanò le "Constitutiones Regni Siciliae", prima raccolta organica di leggi del Medioevo. Naturalmente il percorso può essere arricchita dalla visita di altri monumenti della cittadina come il Duomo del 1155 quasi interamente ristrutturato nel XVIII sec. Sicuramente dopo i lunghi lavori di restauro il complesso del Castello di Lagopesole, la cui costruzione fu fatta iniziare da Federico II nel 1242 per utilizzarla come residenza di caccia, si candida a modello architettonico di un tempo di grande civiltà, tenuto conto del fatto che conserva ancora testimonianze anche del dominio svevo.

Matera

I sassi "Barisano" e "Caveoso" che l'UNESCO ha dichiarato patrimonio mondiale, rappresentano la caratteristica della città: due agglomerati di case e casette l'una sull'altra, in cui il tetto delle case sottostanti fa da pavimento al viottolo sovrastante, sprofondati nel tenero conglomerato tufaceo che forma i costoni del torrente Gravina. Nel territorio di Matera esistono moltissime chiesette scavate nel tufo o ricavate in grotte naturali che documentano la presenza di insediamenti monastici risalenti ad epoca antichissima. Da segnalare la Chiesa di S. Maria della Valle, detta La Vaglia, la Cripta detta del "Peccato originale" (con affreschi del XII-XVI secolo), S. Lucia alle Malve e S. Nicola dei Greci.

Venosa

Cittadina dell'Appennino Lucano, si stende su un altopiano che fu il fondo di un lago preistorico, al margine orientale della plaga montuosa del Vulture. Erede dell'antica "Venusia", già città apula, poi fiorente colonia romana, fu patria del poeta Orazio e sede di una importante comunità ebraica. Da visitare il Castello eretto a partire dal 1470 sul luogo dell'antica cattedrale, che oggi ospita il Museo Archeologico Nazionale. L'Abbazia della S.S. Trinità, lei cui murature sono state realizzate con l'utilizzo delle pietre tombali, è tra i più importanti complessi medievali dell'Italia Meridionale, di origine paleocristiana, venne ampliata dai Normanni e dai Benedettini ma rimase incompiuta. Intorno all'Abbazia si stende una vasta area di scavo, il Parco Archeologico, con strutture risalenti al II sec. a.C.

Acerenza

Anticamente la sua posizione era considerata importante dal punto di vista strategico in quanto dominava le grandi arterie che collegavano il Sud a Roma: la Via Appia, l'Appia Traiana e la Via Erculea, che da Acerenza portava ad Eraclea sulla costa Ionica. La Diocesi di Acerenza è una delle più antiche dell'Italia meridionale, forse fondata dallo stesso San Pietro che, recandosi da Brindisi a Roma, percorrendo la Via Appia, molto probabilmente
soggiornò in Acerenza. Sui resti del Tempio pagano dedicato ad Ercole Acheruntino e della primitiva Cattedrale Paleocristiana, sorge la maestosa mole dell'attuale Cattedrale, consacrata nel 1080, in stile romanico - normanno con pianta a croce latina. Da segnalare il Convento di Sant'Antonio, costruito nel XV-XVI Secolo dagli Osservanti Alcantarini, dove trova spazio il "Museo dei legni intagliati".

Magna Grecia

Metaponto, colonia greca fondata dagli Achei sulla riva sinistra del Rasento, fu fiorente soprattutto tra il VI e il V secolo a.C. periodo in cui raggiunse la massima estensione territoriale e divenne nota come "città filosofica" per la scuola che vi fondò Pitagora. Vicino all'attuale area urbana si trova il Parco Archeologico, che copre un'area di circa 200 ettari, in cui si trovano ruderi di quattro templi: un teatro, l'agorà, il quartiere dei ceramisti e il castro romano. Ma il monumento cardine più suggestivo ed affascinante dell'antica Metaponto, sono le cosiddette Tavole Palatine, o Tempio di Hera, monumentali resti di un tempio dorico del VI secolo a.C. A circa 20Km da Metaponto si trova Policoro anticamente chiamata Heraclea, e oggi famosa per il Museo Nazionale della Siritide che raccoglie i materiali, di abitato e necropoli, provenienti sia dalla colonia di Siris - Heraclea che dalla chora greca. Accanto al Museo è inoltre ubicata l'area sacra dedicata a Demetra e a Dionisio, oltre allo spazio pubblico dell'agorà di recente identificata.

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